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Shopping compulsivo: una vera dipendenza

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13/09/2014

E’ un fenomeno in linea con i tempi, con il marketing che ci vuole sempre più consumatori. Ma lo shopping compulsivo ha origini più subdole e profonde che hanno a che fare con il posto dell’uomo nel mondo. In una società dove sia uomini che donne devono essere produttivi e al passo con i tempi se no si rimane indietro, c’è un senso di frustrazione che può colmare solo lo shopping: il desiderio di sentirsi anche se per poco unici e irripetibili. Un desiderio sfrenato di comprare un oggetto, non il pane ne la pasta, ma un oggetto che di per sè non serve a nulla ma solo a darci l’identità che abbiamo perso, il bisogno di colmare vuoti, di ritrovare se stessi nel vortice della società che ci ingoia. Un fenomeno che può diventare pericoloso ma dal quale si può uscire prendendo consapevolezza che ogni persona è unica e preziosa a prescindere da ciò che la società chiede. Perché il valore non si misura in cosa hai, ma in chi sei. E’ proprio riappropriandosi di se stessi che si può abbattere questo nemico subdolo che in tempi di crisi miete sempre più vittime.

Federica Scorpo