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Violenza Psicologica: come riconoscerla

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14/10/2013

Violenza PsicologicaSiamo abituati alla violenza caratterizzata da schiaffi, pugni, calci ma c’è una violenza più subdola che s’insinua nella nostra mente e che è alla base della disistima. Quando si parla di violenza sulle donne quasi sempre si parla di violenza fisica, sessuale, a volte economica ma esiste la violenza psicologica a cui tutte le donne in qualche modo ci abbiamo fatti i conti. Essa è invisibile perché si nutre dell’energia psichica e si manifesta attraverso parole e comportamenti ripetuti che minano l’identità della persona, arrivando ad annullarla, a toglierle la dignità, la sicurezza in se stessa, la sua autostima. Si alimenta di “ non sei una una buona madre”, “stai zitta che non capisci nulla”, “non sei una buona moglie/amante”, “ non sai gestire la casa”, “ non sai fare nulla”,”sei grossa”, “non sei come mia madre, come la tua amica, come…”. Parole che uccidono giorno dopo giorno, che distruggono la propria immagine, che annullano. Parole che disintegrano, alla quale una donna comincia a crederci sentendosi inadeguata, sbagliata. La violenza psicologica è la madre della violenza, nasce dalla cultura maschilista di cui siamo tutti figli che vuole la donna incapace d’intendere e di volere senza un uomo accanto. Di una donna che senza un uomo accanto non sa vivere, non sa esistere, non sa sostenersi, non sa badare a se stessa. Anche se la situazione è cambiata, lo è solo di facciata. La donna è ancora schiava di questo modo di pensare: che sia nata per servire l’uomo e che senza un uomo non possa vivere. Per questo preferisce subire, per questo ci vogliono anni prima che si accorga che l’amore non è quello che minaccia, che distrugge. Per questo ci sono donne che preferiscono logorarsi dentro tutta la vita piuttosto che dire basta: “Io esisto”. Perché l’amore non distrugge giorno doo giorno, l’amore non fa soffrire, non fa annullare. L’amore è rispetto, è condivisione, è aiuto reciproco, è dialogo, è dolcezza, è passione, l’amore è… dignità.